Francesca e Veronica, aquilotte in decollo

11.01.09 15:00

Due giovani casalesi nel gruppo dell'Olympia


Il basket si nutre di piccoli grandi storie.
Ma tutte le storie, per diventare grandi, sono prima state piccole.
Dettagli, minuzie, tessere di un puzzle. Gocce in un mare che abbiamo imparato ad amare.


Chi ha letto “50+1”, chi magari lo ha anche solo sfogliato per regalarlo a Natale ad amici e parenti, ha fatto la conoscenza con profili ruvidi e sinceri. Il filo rosso che li lega? Passione, con la P maiuscola e scritta in rosso.


 


Francesca Napodano e Veronica Pogliani, rispettivamente classe 1999 e 1998, stanno scrivendo, diciamo pure “inconsciamente”, le prime righe della loro vita cestistica. In loro la passione è un piccolo germoglio.
Dopo Natale hanno partecipato, da protagoniste, al Torneo di Arezzo. Con gli Aquilotti dell’Olympia hanno alzato il trofeo dei vincitori, dopo aver battuto Milano, Siena, Bologna.


“Il 53 della Virtus era davvero alto!”, confida Veronica.
E come li avete battuti, allora, se erano più alti e grossi di voi?
“Noi siamo più squadra”, mi liquida rapidamente Francesca, come se il concetto le appartenesse dalla nascita.


 


Sono giovanissime entrambe, ma giocano a pallacanestro già da un pò.
In famiglia il basket è pane quotidiano. Francesca si diletta anche con la pallavolo, a Vercelli; Veronica invece non manca mai l’appuntamento settimanale con il nuoto.
“Ma a basket ci divertiamo di più!”, e parte un’occhiata d’intesa elettrica fra le due.


Una risposta che, suppongo, farà sorridere non solo me, ma tutti quelli che a dodici-tredici anni hanno scelto la palla a spicchi come prima “fidanzatina” della propria adolescenza. Addio pianoforte, arrivederci piscina. Voglio sentire quel pallone rimbombare e rimbalzare. La palestra e il canestro come compagno di giochi di quasi ogni pomeriggio. Anche quattro o cinque ore di seguito: “E finchè c’è un pallone, loro andrebbero avanti, anche di più di così”, sorride coach Poletti, insieme al Presidente dell’Olympia Mauro Bosco.


 


Non vi crea problemi giocare coi maschi? “No, perchè almeno non dobbiamo solo portare palla. Forse con le femmine ci annoiamo un pò di più, anche se sarebbe bello fare un torneo con altre ragazze”.


Con gli Aquilotti, per il momento, possono fare molta esperienza; partecipare a tornei prestigiosi, come quello vinto ad Arezzo. Giusto per vedere dove portano i primi germogli. Chissà che Veronica e Francesca non diventino uno spot per altre coetanee.


 


Alessandro Spinoglio