Altri Mondi
Sbirciando qua e la
Detto, fatto! Siena cade a Bologna nel posticipo di domenica sera, e dice addio alla stagione perfetta. Una sconfitta che fa male nell’immediato, ma che da qui al termine della regular season permetterà ai biancoverdi di risparmiare energie. Fa molto più male l’infortunio di Lavrinovic, che dovrà stare fuori 30-40 giorni per una frattura alla mano. Giocatore insostituibile, il lituano; per far fronte all’emergenza coach Pianigiani sarà costretto a cambiare assetto, magari abbassando il quintetto.
Dietro i campioni d’Italia in carica, Roma e Bologna continuano la loro corsa. Sono loro le due contendenti più credibili; gli emiliani sbancano Avellino, campo difficile anche per il caso-Boniciolli, e si godono lo splendido duo Boykins-Langford (42 punti su 65 di squadra). Roma, guidata da un grande Jaaber, regola Avellino; per fare il salto di qualità serve recuperare Sani Becirovic, solo 15 punti nelle ultime tre partite. Teramo regge il passo e si conferma la grande sorpresa della stagione; Biella inaugura in nuovo palazzetto battendo Montegranaro.
Settimana decisiva in Eurolega per le italiane rimaste in corsa. Domani Siena e Milano dovranno vincere per ipotecare l’accesso ai play-off. Il Montepaschi, come detto sopra senza Lavrinovic, ospita il Cibona, dovrà vendicare la sconfitta dell’andata magari ribaltando la differenza canestri per la matematica qualificazione. L’AJ ha un compito più difficile, vola ad Atene ed avrà di fronte l’Olympiakos dei grandi nomi; ripetere il successo dell’andata sarebbe una pazzesca impresa, vista la differenza di organico, ma i greci hanno sulle spalle un’enorme pressione: chissà che Vitali e compagni non riescano ad approfittarne. Stasera Roma affronta Malaga, anch’essa già eliminata, cercando la prima vittoria in questa deludente Top Sixteen.
Dall’altra parte dell’oceano buone notizie dal clan italiano. Bargnani brilla, ma non riesce a trascinare Toronto, il cui record nonostante l’arrivo di Marion rimane di molto sotto il 50% di vittorie, e i play-off sembrano un miraggio. Belinelli ha trovato spazio nelle rotazioni dopo il rientro dall’infortunio, questa notte è stato buon protagonista (13 punti) nella vittoria dei suoi Warriors a Minneapolis. Gallinari, nonostante i non ancora risolti problemi alla schiena e il minutaggio più ridotto dopo l’arrivo di Hugues e Wilocox, continua a dare buone indicazioni a coach D’Antoni. La sfida al vertice è tra Kobe e Lebron, Lakers e Cavs. Record quasi identico, ma sotto Celtics (con l’arrivo di Marbury), Magic e Spurs non stanno certo a guardare. Sarà una grande finale di stagione.
Nel “nostro mondo”, Veroli conquista con merito la Final Four. Un po’ di amarezza nel guardare ancora una volta da fuori la competizione, soprattutto pensando a come siamo rimasti fuori (il miracolo di Terry a Soresina). Amarezza che viene meno pensando alle sfide che abbiamo davanti. Otto giornate di stagione regolare, gli eventuali play-off. Non c’è tempo per i rimpianti.
Matteo