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Pronti per i play-off?
Si è conclusa stanotte la regular season Nba. Come già avrete letto nei giorni scorsi, a chiudere con il miglior record è Cleveland: Lebron e compagni hanno portato a termine una grande stagione da 66 vittorie e 16 sconfitte. Ad Ovest svettano invece i Lakers di Kobe. Già sabato comincia il primo turno dei play-off: Cleveland incontra i Pistons come nella memorabile finale di Conference di due anni fa, vinta dai Cavs 4-2; ma Detroit, dopo la trade Billups-Iverson ha perso colpi e non sembra poter impensierire Lebron. I Celtics campioni in carica sfidano Chicago, interessante la sfida tra due team giovani come Orlando (in calo nelle ultime giornate) e Philadelphia, Wade con i suoi Heat proverà a ribaltare il fattore campo contro Atlanta.
Dall’altra parte, difficile non pronosticare i Lakers (che al primo turno trovano Utah, come nella semifinale della passata stagione) in finale di Conference, ma per il resto c’è grande equilibrio. Denver, New Orleans, San Antonio e Dallas si contendono la possibilità di sfidare Bryant e Gasol; l’altro primo turno è Portland-Houston, con la vincente che incontrerà i Lakers (o Utah) in semifinale.
Nessun italiano sarà impegnato nei play-off: fuori i Raptors del Mago, i Kincks del Gallo, i Warriors di Belinelli. E mancheranno tanti altri protagonisti delle ultime stagioni: Steve Nash e Shaq O’Neal (seconda volta in carriera senza paly-off per il centro dei Suns, la prima fu nella stagione da rookie) per la pessima stagione di Phoenix, cui certo non ha fatto bene l’addio a Mike D’Antoni; Manu Ginobili per una frattura da stress alla solita, maledetta caviglia. Cambiano i protagonisti, e per chi si era innamorato della pallacanestro negli ultimi anni è triste dover rinunciare ai campioni prediletti; ma d’altro canto c’è la possibilità di vedere facce nuove, e a tutti gli assenti non si penserà più quando verrà alzata la prima palla a due.
Ieri si è anche giocata la ripetizione di Fortitudo-Montegranaro, dopo la storica sentenza della Corte Federale Fip che non aveva omologato il risultato dell’incontro disputato a Bologna per il noto problema al cronometro. Dopo aver “fatto la storia”, le due squadre non si accontentano di giocare una partita normale: alla GMac servono tre supplementari per avere la meglio. I bolognesi possono tornare a respirare, agguantando Rieti a quota 16; quattro giornate al termine, la sfida salvezza sarà davvero appassionante.
Matteo