Reyer-Junior: pochi precedenti ma grande storia
Terza sfida all-time in Legadue fra le due società
Domani sera (ore 20.30), dal Taliercio di Mestre, Franco Laureo e coach Attilio Caja commenteranno in diretta UmanaFastweb, sfida ricca dinteresse e motivi di classifica.
In attesa delle emozioni su RaiSport Più, andiamo alla ricerca delle curiosità del match.
LA STORIA
Quella della Reyer Venezia tocca ben tre secoli. Nel 1972 viene fondata dallinsegnante veneto Pietro Gallo che vive trapiantato a Venezia e la intitola allamico fraterno Costantino Reyer. Si parte con la ginnastica e il sodalizio raccoglie tanta stima che il Comune di Venezia gli riserva Palazzo Diedo a Cannaregio come sede di tutte le attività. In poco tempo si avviano altre sezioni sul modello delle più moderne polisportive. Nascono così la scherma, il sollevamento pesi, latletica, il canottaggio, la boxe, la lotta ed il calcio. Nel 1907 fa capolino il basket, grazie allinsegnante Ida Pesciolini che fa le prime prove con gli allievi di questo sport che sta nascendo dallaltra parte del mondo grazie al prof. Naismith. Nel 1914 le attività della Reyer si sono così diffuse che il Comune assegna come sede permanente la Scuola Grande della Misericordia, la cui palestra diverrà dal 1925 per 50 anni il campo della squadra di basket. Ad inizio anni 40 il periodo doro del basket con due scudetti vinti nel 41 e nel 42, con un terzo vinto ma non omologato perché era in corso la guerra (nel 46 anche la squadra femminile vince lo scudetto). Tra gli atleti dellepoca De Nardus, e i fratelli Stefanini, con Sergio tra i più forti dEuropa. Nel 52, la Reyer conquista la serie B con una seconda squadra e la Federazione è costretta a cambiare il regolamento che non prevedeva la possibilità di due squadre in A nella stessa città, anche se poi ciò non si verificò. In realtà seguono alcuni anni di bassi, e la Reyer si auto retrocede in C fino a rialzare la testa nel 64 vincendo lepico spareggio con lAlcisa Bologna tornando in A. A Venezia arrivano alcuni tra i più grandi stranieri dellepoca, come Sandford e soprattutto Ubiratan, e iniziano gli anni degli storici sponsor Splugen e Canon. Soprattutto sono gli anni di un campionissimo che di nome fa Toni Vianello, detto Nane. Ad inizio anni 70 un altro ciclo doro, con la Canon di Stewe Hawes, uno degli Usa più forti mai arrivati in Italia, e dei prodotti della Reyer, Lorenzo Carraro e Stefano Gorghetto, coach il paròn Tonino Zorzi. La Misericordia non basta più e finalmente nel 77 viene inaugurato il nuovo palazzetto AllArsenale, a due passi da Piazza San M arco, in una cornice suggestiva. Si arriva al 1980 e a Venezia, oltre al tremendo tiratore slavo Drazen Praja Dalipagic, arriva una star Usa, Spencer Haywood, campione olimpico a Mexico City, tipo stravagante ma autentico fuoriclasse. La Reyer, sponsor Carrera, conquista la sua prima finale europea nell 81 e perde con la Joventut Baadalona, una gara buttata via. Seguono anni di alti e bassi, nel 90 il trasferimento al Taliercio di Mestre, perché le nuove norme non consentivano più lomologazione della Misericordia, e purtroppo nel 96 il fallimento nonostante la squadra di coach Vitucci e del bomber Usa Steve Burtt avesse ottenuto sul campo la promozione in A1. Nel 98 la Reyer fa la fusione col Basket Chirinago e riparte dalla C1 ottenendo la B2 nel 01, tornando a giocare un paio danni allArsenale. Nel 06, dopo svariati tentativi, finalmente la promozione in B1e nel 08 il momento tanto atteso: la squadra di coach Dalmasson vince la A dilettanti, la Reyer ritorna nel professionismo dopo 12 anni, in Legadue (nello stesso anno la squadra femminile vince la Coppa Italia). E ora il prossimo obiettivo è salire ancora.
La A.S. Junior Libertas Pallacanestro nasce nel 1956 e partecipa al primo campionato federale nella stagione 1956-57. Partendo dalla Prima Divisione, la società casalese presieduta allora da Attilio Pezzana, in meno di dieci anni conquista la serie A (equivalente all’attuale Legadue): sono subito stagioni magiche, nelle quali la piccola Palestra Leardi ribolle di passione spingendo i suoi eroi a prestigiose vittorie. Nel 2000-01 una nuova svolta, quando entra in società l’attuale Presidente, il dottor Giancarlo Cerutti, che regala un’energica spinta al basket casalese pianificando e sviluppando un progetto che vede la Junior partecipare al campionato di B2 e raggiungere al primo tentativo la promozione nel campionato di B d’Eccellenza. Un’altra stagione storica è quella targata 2004/05 quando, dopo aver vinto la Coppa Italia di Lega, il sogno chiamato serie A diventa di nuovo realtà: il 2 giugno 2005, in un PalaFerraris ricolmo oltre la capienza, la Junior batte Forlì al termine di un’emozionante serie finale e si guadagna l’accesso in Legadue. Oggi, al quinto anno consecutivo della Junior nel secondo campionato nazionale, sulla panchina siede un personaggio del calibro di Marco Crespi, che dopo 17 anni di Olimpia Milano ha condotto Biella in Serie A, ha allenato Siviglia in ACB, la Scavolini Pesaro cogliendo le Top 16 di Eurolega e con la Nazionale italiana ha vinto un Europeo e disputato l’Olimpiade di Sidney in qualità di assistente di Boscia Tanjevic, non fermandosi solo all’Italia ma operando anche da direttore dello scout internazionale dei Phoenix Suns. In questo primo cinquantennio di vita, molti altri giocatori ed allenatori di livello internazionale hanno difeso i colori rossoblu: dall’ungherese Lajos Toth al casalesissimo Marcello Motto, da Marino Zanatta al mitico Vittorio Tracuzzi, sono tantissimi i personaggi che hanno reso Casale una piazza importante della pallacanestro piemontese e nazionale.
I COACH
Ruolino di tutto rispetto per Marco Crespi, mentre Sandro DellAgnello, dopo una carriera eccellente da giocatore, si sta avviando con successo anche al nuovo ruolo. Marco Crespi nato a Varese il 2 giugno 1964, segno dei gemelli, comincia nel settore giovanile dellOlimpia Milano, suo club di formazione dove dal 90 al 97 è anche assistent coach prima di DAntoni (con cui arriva a una Final Four di Eurolega nel 92 e vince la Korac nel 93) e di Tanjevic (con cui vince nel 96 scudetto e Coppa Italia). Dal club alla Nazionale, nel triennio 97/00. Come assistente del CT, e suo mentore,Tanjevic (oro agli europei 99 e quinto posto alle Olimpiadi del duemila), contemporaneamente è Capo Allenatore dellUnder 22 (quinto agli Europei ’98) e della nazionale Universitaria (terzo alle Universiadi 97). Nel 98, però, cè anche il ritorno al club dorigine: capo allenatore dellOlimpia Milano. Due stagioni, un quinto e un ottavo posto. Il fine millennio lo vede a Biella vincere il torneo di Legadue, con la storica promozione del club piemontese che, lanno dopo, alle Final Eight di Coppa Italia per un pelo non elimina la Virtus Bologna. Nello stesso anno, viene eletto coach of the year. A quel punto il salto internazionale, in Spagna a Siviglia (nono posto) e il ritorno in Italia a Pesaro. Lanno dopo, grazie alla sua grande competenza e passione per il basket americano, diventa consulente europeo dei Phoenix Suns e lanno successivo anche dei mitici Boston Celtics. Con Pesaro, nel 2005, in campionato le cose vanno così così (nono posto), meglio in Eurolega dove entra nelle prime otto. Nella stagione 05/06 Phoenix lo nomina direttore dello scouting internazionale e l’anno dopo lapprodo a Casale per un progetto che vuol far crescere ancora il club del presidente Cerutti. In totale, per lui da allenatore nei due campionati professionistici 131 vittorie e 251 presenze (52.1%), di cui 47 su 117 in Lega A (40.6%) e 86 su 134 in Legadue (64.1%) .
Alessandro DellAgnello, per tutti nel mondo del basket Sandrokan per la sua grande grinta, nasce il 20 ottobre 1961, segno bilancia, a Livorno e lì debutta in A con il Basket Livorno nell81, sono gli anni del boom e della grande rivalità cittadina con la Libertas. Dall 84 al 92 va alla Juve Caserta di cui diventa uno dei giocatori di riferimento, insieme ai pupilli locali, e vince la Coppa Italia 88 e soprattutto lo storico scudetto 91. Dal 92 al 94 due anni alla Virtus Roma, poi un biennio a Pesaro e da lì fino al 2000 a Siena (con un fugace intermezzo a Roseto nel 98) e poi a Reggio Emilia, dove a 41 anni, chiude la carriera. In totale in serie A 662 presenze (16mo di sempre) e 7557 punti (26mo di tutti i tempi) per una media di 11.3 a gara. Eccellente pure la carriera azzurra: in Nazionale debutta il 4 ottobre 85 in Italia-Olimpia Milano (77-91) e totalizza 108 presenze con 749 punti. Il momento più alto largento agli Europei 91, al suo attivo anche due partecipazioni ai Mondiali ’86 e 90) e allEuropeo 89. La sua seconda vita, che lo vede in panchina, parte in serie A con la chiamata della TD Shop Livorno che non riesce a guidare alla salvezza nonostante un buon recupero, e poi due stagioni con una salvezza tranquilla in Legadue in una situazione difficile che porterà poi, lestate scorsa, alla scomparsa del club. Da allenatore: 5/24 il suo record in Serie A, in Legadue 24 vittorie in 60 gare (48.3%), il totale fa 34/84 (40.7) , Nella stagione 2007-2008 è Allenatore dell’anno in Legadue.
I PRECEDENTI
Sfida giovane senza una grande storia alle spalle. La prima volta è stata, infatti, nella stagione scorsa: una vittoria a testa. A Casale Monferrato, la Fastweb (84-76, 12 di Pierich e 11 di Fantoni, per la Reyer 19 Janicenoks e 12 Rombaldoni), 81-62 lUmana a Venezia (18 Janicenoks, 15 Causin, 14 Rombaldoni; dallaltra parte, 16 Ghiacci, 14 Fantoni)
CURIOSITA
Presidenti di rango. Giancarlo Cerutti è amministratore dell Editoriale Sole 24 Ore, lo storico quotidiano di economia, Giuseppe Brugnaro è presidente della Confindustria di Venezia.
I NUMERI
A livello individuale, nei marcatori eccelle Jarrius Jackson di Casale, quarto con 21.3 a gara, mentre per Venezia Ronald ‘Boo’ Davis 13mo con 17.6 e Janicenoks 15mo con 17.3 (da segnalare il terzo posto nei punti al minuto di Pierich, 0.6). Nel tiro da due, duello italiano tra Rinaldi (settimo con il 66.6) e Fantoni (14mo con il 59.9); da tre, primo di Lega Pierich (10/15, 66.6), 17mo Janicenoks con il 40%. Nei liberi, meglio Jani primo con 12/12, per Casale si eleva Jackson, quarto (93.7). Nei rimbalzi eccelle Di Giuliomaria quinto con 10.3 a gara, dallaltra parte Hall 20mo con 6. Da segnalare il terzo posto di Fantoni in quelli offensivi (3.6). Nelle recuperate, da segnalare il quinto posto di Davis con 3.6 a gara, negli assist terzo Garris (4.3) e nono Hall (3.3); nelle perse Venezia non ha nessuno nei primi 20 di Lega, Casale Ghiacci (15mo con 3.3) . Nei falli subiti, ottimo terzo posto di Fantoni con 6 a gara, seguito da Davis al quarto con 5.6. Passando alle cifre di squadra, più prolifica la Fastweb terza in Lega con 85 punti, mentre lUmana è nona con 78.6 di media. Si ribaltano le cose nei punti subiti: 75.6 a gara Venezia (quinta), 81 Casale (11ma). Da due più precisa Casale (sesta con il 53.7% contro il 50.8 della Reyer, 11ma) e anche da tre ha più mira la squadra di Crespi (seconda con il 43.4 contro il 36.8 di Venezia, ottava). Solo ai liberi le squadre si equivalgono e non sono molto precise: decima la squadra di DellAgnello (71.7), 11ma Casale (71.2). Reyer migliore nei rimbalzi (12ma contro 15ma) e nei recuperi (quinta con 17.6 a gara, 14.6 per Casale, penultima). Poco sprecone entrambe, Fastweb meno di tutte con 11.6 perse a gara, Umana quinta con 14.6. Più abile a procurarsi falli Venezia (quarta con 22.6, Casale 12ma con 20.3).
Fabrizio Pungetti – Ufficio Stampa Legadue