Altri Mondi
Coppa Italia e Top Sixteen
Metà stagione, è già tempo di verdetti. Concluso il girone d’andata della serie A, le prime otto si sono qualificate per le Final Eight di Coppa Italia: dentro Teramo, Avellino, Cantù e Montegranaro, fuori Milano, Pesaro e Fortitudo Bologna. Se quella dell’anno scorso era stata una mezza rivoluzione (dentro Biella, Montegranaro, Capo d’Orlando e soprattutto la Air Avellino poi vincitrice), oggi le conferme e i nuovi ingressi sorprendono ancora di più. Le grandi che avevano fallito sembravano aver lavorato bene in estate, conducendo campagne acquisti importanti, mentre alcune delle soprese,sembravano aver ridimensionato il progetto. Solo Treviso, però, è riuscita a tornare il alto.
Siena a parte, regna un pazzesco equilibrio: tra una grande, o presunta tale, che sbaglia una scelta di mercato, e una piccola che sceglie bene gli americani, le differenze sono pressochè nulle.
Ed è lecito aspettarsi sorprese anche alla Final Eight (che si svolgeranno tra un mese a Bologna). Siena storicamente ha sempre fallito quest’obiettivo, avrà rabbia in corpo, ma in una singola partita in tanti possono metterla in difficoltà. Roma cerca un titolo che darebbe una svolta alla stagione, Avellino sogna un incredibile bis, Treviso tenta di tornare in alto, così come la Virtus. Le altre tre, già contente di esserci, tenteranno di sgambettare la favorite.
Gli altri verdetti riguardano l’Eurolega. Tre italiane su quattro qualificate alle Top Sixteen. Un buon risultato, considerando che per Avellino già partecipare è stato qualcosa di straordinario, e che Milano aveva iniziato in modo disastroso (quattro sconfitte consecutive). I sorteggi non ci hanno particolarmente aiutato, ma d’altro canto a questo livello è difficile trovare squadre deboli. Siena ha pescato i campioni in carica del CSKA Mosca, ma, come ha detto il presidente Minucci, sono le altre squadre a doverla temere; il secondo posto è sicuramente alla portata. Roma ha trovato la più forte tra le terze, cioè il Pana, la più forte tra le quarte, il Partizan, ma la prima forse più abbordabile, Malaga; se giocherà sui livelli del girone di qualificazione può farcela. Difficilissimo il compito per Milano: Tau e Olimpiacos sembrano ostacoli insormontabili, ma la squadra se non altro ha dimostrato di aver carattere e di saper soffrire.
Matteo