Diario di una trasferta
01.04.09 14:00
Una domenica comunque indimenticabile
Niente Altri Mondi oggi. Argomenti ce ne sarebbero molti, dai quarti di Eurolega all’ultimo scampolo di regular season in Nba; preferisco però parlare di domenica. Non è stata una partita qualsiasi, non è stata una trasferta qualsiasi. Ce ne sono state tante altre, molte hanno avuto esiti più felici, ma quella di domenica avrà un posto speciale nella mia memoria.
Partiamo per Varese con ampio anticipo, abbiamo tempo per entrare e goderci il clima prepartita. Scelgo il settore ospiti, in trasferta mi piace sostenere la squadra anche con la voce. Nel vedere la Junior entrare in campo, provo emozione ed orgoglio. La storia di Varese, i 10 scudetti, le 5 Coppe dei Campioni, le 3 Coppe Intercontinentali, tutte rappresentate sugli stendardi davanti a noi. Il PalaWhirlpool, palcoscenico prestigioso, teatro di molte di quelle vittorie. Vertigini a pensare che, quando Varese vinceva il suo ultimo scudetto nel 1998/99, noi navigavamo in C2. Quanta strada abbiamo fatto.
La partita è quasi sullo sfondo: davvero forte la Cimberio, che merita la promozione diretta; noi giochiamo una partita generosa, sempre con la testa nella gara anche quando il distacco si fa pesante, e i minuti per recupeare pochi. La rimonta finale credo possa essere un ottimo segnale per le ultime giornate e i play-off. C’è voglia negli occhi dei giocatori, impressione confermata anche dal rapido saluto a Ghiacci e Fantoni dopo il rientro a Casale: delusi dalla sconfitta, ovviamente, ma non abbattuti, anzi con l’ambizione di rifarsi presto.
Un pensiero ricorre in questo inizio della settimana: crescere ancora, per meritarsi altre domeniche così, per viverle da protagonisti, ammirando e rispettando la storia altrui e provando a costruirne una nostra. Cresce per risentire quelle vertigini: voglia di volare e non paura di cadere (Jovanotti docet).
Forza Junior.
Matteo