Inseguendo i propri sogni

14.04.09 08:38

Diario di viaggio del Portsmouth Invitational Tournament


Portsmouth e’ una sonnecchiosa, storica cittadina della Virginia dove il tempo sembra essersi fermato alle Guerre di Indipendeza quando era dominio inglese.
La vocazione militare e’ tipica di quell’area dove nella attigua Norfolk è oggi ospitata la più grande base navale americana dell’Atlantico, capace di attivare la più potente flotta di portaerei e sommergibili al mondo.


A movimentare questa zona di non eccelse tradizioni cestistiche ci riesce inoltre da 57 anni il famoso Portsmouth Invitational Tournament (PIT), organizzato annualmente per la NBA;
64 tra i migliori giocatori seniors appena usciti dal College evoluiscono davanti ai più alti osservatori NBA ed inseguono un sogno coltivato da sempre. Divisi in 8 squadre, questi rookies non si risparmiano e fanno tutto e di più per accrescere le proprie quotazioni e la possibilità di essere scelti dalla NBA. Ma si sa, i sogni sono per pochi e i numeri parlano chiaro: dei partecipanti alla scorsa edizione, nonostante l’elevatissima qualità, solo 4 hanno ”fatto la squadra” in Nba, 9 si sono parcheggiati lì vicino nella sua lega di sviluppo, la DLeague, e i rimanenti hanno trasferito i loro interessi oltroceano.
Tra questi, Campbell, Carroll, Gaines, Hines, Hubalek, Riley sono oggi in Italia. La Junior non manca mai a questo appuntamento, troppo importante esserci, per mantenere forte la conoscenza del mercato e arrichire il proprio archivio. Non a caso Zabian Dowdell e Nick George sono stati visti primeggiare nella edizione di due stagioni fa e poi seguiti nelle loro successive esperienze europee. Anche Bennerman e Katelynas si fecero notare al PIT e altri, rivisti anche ai Predraft di Orlando e alle successive Summer League, sono oggi da noi seguiti per un eventuale futura considerazione.


 


Dopo quattro giorni, 12 intense partite ed una notte trascorsa in aereo, eccomi di nuovo, oggi lunedi di Pasqua nel piu’ famigliare PalaFerraris, a raccogliere queste idee, mentre osservo, un altro bel gruppo di valorosi che con la grande volontà e dedizione insegue il proprio sogno.


Ho ritrovato la squadra vivace, concentrata e motivata, ben conscia dell suo obiettivo finale.
Sì, e’ vero, i sogni arridono a pochi, ma sono lì a portata di mano e anche noi, qui a Casale, come i rookie del Pit, vogliamo a giugno meritare la nostra NBA!!!


 


Gianluca Petronio