Junior…in tutti i sensi

21.12.09 12:14

Casale è la squadra più giovane della Legadue


I romani dicevano “nomen omen”, per dire che nel nome di una persona era indicato il suo destino.
Una interessante locuzione che ben si sposa con la Junior Casale che è Junior… per davvero!

Prendendo gli anni di nascita di tutti i giocatori dei sedici roster di Legadue, nessuna squadra – tranne Casalpusterlengo –  riesce ad avvicinarsi al record della Junior.
Contando anche due giovani dell’Under 17 che sempre più spesso vanno a referto (ieri in campo nei secondi finale Amedeo Della Valle e Riccardo Bernardi, ma in tante altre occasioni c’era Roberto Francione), l’ “anno di nascita medio” dei rossoblu è il 1986. Indicativamente, una media di 23,5 anni con Rossetti (classe 1980) e Pierich (classe 1981)!
Curioso, specie se si pensa che in molte altre squadre della Legadue l’età media sale, di quasi tre anni.

Anche togliendo dal conto due ragazzi del ’93 (considerando i dieci giocatori più utilizzati da coach Crespi), Casale rimane in cima alla classifica, con un età media di 25 anni e spiccioli.

Come vivono questa situazione i due giovanissimi dell’Under 17 più utilizzati in questi mesi?
Roberto Francione non ha dubbi: “E una bellissima esperienza da raccogliere e mettere nel mio bagaglio di vita sportiva. Mi permette di crescere e di lottare con ragazzi molto più forti di me, imparando dai loro “trucchi” e le loro capacità. L’esordio è stato fantastico: il cuore che pulsava a mille, l’adrenalina che scorreva a fiumi, la capacità di ragionamento sopraffatta dalla gioia. Emozioni e sentimenti che ormai fanno parte della mia vita: ne sono molto orgoglioso”.

L’ultima parola spetta ad Amedeo Della Valle, ieri in campo (con Riccardo Bernardi) nel finale di Casale-Latina: “E’ un sogno credo per ogni ragazzino che gioca nel minibasket, oltre che un’esperienza favolosa, dove in ogni partita e allenamento impari cose nuove, per esempio vedere come si prepara un giocatore straniero rispetto ad un italiano prima della partita, che tipo di musica ascolta, cosa mangia e come si prepara nel riscaldamento. La mia top3 delle emozioni? Al numero tre, la presentazione delle squadre dove senti annunciare il tuo nome; al numero due, stringere la mano ad avversari che hai sempre visto in televisione… ma al numero uno c’è il momento in cui ti metti la maglia addosso: ti senti i brividi fino al collo, è una sensazione magica!”.