Orologi come termometri

24.09.09 09:05

Giampiero Poletti fra scuola e palestra


A volte anche gli orologi possono anche… misurare la temperatura.
Quellodi Giampiero Poletti, per tutti il “Pole”, segna le 20.15.

“Ho finito alle 19, ma tra una cosa e l’altra, sono tornato solo ora a casa.
Me lo ripeto da anni: il giorno che inizierò a guardare l’orologio prima,
magari accorgendomi che ho ancora un quarto d’ora di allenamento da fare…
quello sarà il termometro che qualcosa non funziona come una volta. Ma fino
a che le lancette correranno indisturbate, allora vuol dire che il mio
entusiasmo per il basket sarà sempre alto”.

Giampiero ha iniziato ad allenare appena concluso l’Isef. Il suo mentore è
stato Bruno Arrigoni, alla Casale Basket.
Poi il passaggio alla Junior. Di
lì a poco, la decisione di lavorare solo con i giovani.

“Minibasket e settore giovanile ti permettono di guardare in prospettiva, di
coltivare sogni, di vedere un progetto crescere. Per questo dal 1992 ho
scelto una strada precisa”.

In palestra il Pole ha visto sgambettare e palleggiare centinaia e centinaia
di giovani cestisti. E non solo loro, dato che parallelamente all’attività
di istruttore ha iniziato a insegnare Educazione Fisica, all’Itis Sobrero.

“La Junior ha dimostrato ampiamente che il basket può dialogare molto bene
con il mondo scolastico. Anzi, azzardo a dire che sono mondi in qualche modo
complementari. Il basket, come la scuola, insegnano ad organizzarsi. Ad
affrontare un problema, a risolverlo. Insegnano ad essere svegli fin da
giovani. Chi dimostra queste capacità di organizzazione e intelligenza,
facilmente emerge sia a scuola come in palestra”.

In panchina e in cattedra (ma per entrambi gli scenari va benissimo una comoda
tuta), Giampiero Poletti ha visto crescere il progetto Junior negli anni, e
oggi con orgoglio riconosce oggi un progetto unico che lega scuola e basket.
“Lo vedo negli occhi dei ragazzi quando ho assistito da spettatore a qualche
tappa di Basket Elementare o quando ho accompagnato i miei studenti al
palazzetto per JuniorLab. Tutti sono incuriositi positivamente, quando c’è
un’idea brillante da raccontare. E credimi, lo stesso vale per gli
allenamenti del minibasket o delle giovanili. Se c’è divertimento e
passione, il ragazzo trova stimoli extra per dare il meglio. Senza più
pensare, per dire, a che ore sono”.

Ed ecco come è nata la storia dell’orologio come termometro.