Radiomotions
09.02.09 21:00
Standing ovation
Capitolo Primo: Zabian.
L’ho detto in cronaca, me lo ha ribadito Crespi sotto il tunnel. Si dice spesso che gli americani sono dei mangiastipendi, che giocano per le statistiche ed altri luoghi comuni. Ieri ho visto una cosa che pesonalmente mi ha fatto saltare in piedi dalla sedia, con un urlo contenuto, giusto per non sembrare un folle completo. Due azioni: sfondo di Allen sulla perfetta posizione difensiva di Zabian, sul ribaltamento lo stesso 4 in maglia rossa sbaglia il tiro, si getta nella mischia, svetta a rimbalzo e in schiacciata chiude una partita che incominciava a farsi complessa.
Abnegazione, attaccamento, umiltà, dunque sì meritata la standing ovation.
Capitolo Secondo: l’esordio di Andrea al PalaFerraris.
Dopo la sua tripla l’esplosione di un pubblico che lo ha atteso per mesi, lo ha desiderato. Lui risponde presente, butta tutto ciò che ha sul parquet, prezioso.
Le vittorie così, venute con pathos, ansia, grinta sono quelle più belle, quelle che rimangono negli occhi e nella mente.
Capitolo Terzo: Siena e Roma. Questa dicotomia la fa da padrone in Serie A. Sì perchè se la prima non ne ha persa manco una, la seconda dopo il cambio di timone è l’unica a tenere questo passo. Per Gentile è 9/9, per la MPS è 18/18 anche per loro una meritata ovazione.
Michele