Series Preview: alla scoperta di Jesi

26.04.18 18:41

Da lunedì iniziano gli ottavi di finale contro la squadra marchigiana. Il leader Marques Green (11.2) e Kenny Hasbrouck (18.2) le armi migliori. Ma attenzione all’estro di Marini e all'entusiasmo dell'Aurora…


IT’S TIME – Conclusa la Regular Season al primo posto, dopo una stagione sempre al comando, da lunedì inizia un nuovo campionato. Alle 20.30, infatti, si alzerà la palla a due di Gara 1 degli Ottavi playoff tra Novipiù Junior Casale e Termoforgia Jesi, qualificatasi alla post-season con la vittoria per 69-67 su Ravenna nell’ultimo turno di campionato.

La Junior godrà del vantaggio del fattore campo: al PalaFerraris le prime due gare della serie, poi trasferimento nelle Marche per Gara 3 e l’eventuale Gara 4; Gara 5, in caso di necessità, è già fissata per il 10 Maggio al PalaFerraris.

Pronostico apertissimo, come in tutte le serie di Playoff e soprattutto come in tutte le serie con la formula 2-2-1, che carica subito di pressione la squadra che gioca in casa: la differenza, come sempre accade, la faranno i dettagli. E la tenuta mentale ancor più che tecnica.

LA SQUADRA – Partiamo dal coach della Termoforgia: Damiano Cagnazzo, marchigiano di Macerata, classe 1981, è un fedelissimo del Club jesino, dov’è entrato nel 2009 come allenatore delle giovanili. Assistente in Prima Squadra dal 2011, responsabile tecnico del Settore Giovanile dal 2012, Cagnazzo era diventato capo allenatore sul finire della stagione 2015-16, rilevando il timone da Maurizio Lasi per portare l’Aurora alla salvezza dopo i playout. Il buon lavoro gli è valso, sul campo, la conferma da capo allenatore per il biennio successivo ed oggi l’Aurora Basket dell’Amministratore Unico Altero Lardinelli non può che dirsi soddisfatta: dopo 9 anni, il Club – che vanta una partecipazione in Serie A, nel 2003-2004 – è tornato ai Playoff.

Conquistato l’ottavo posto del Girone Est (record 17-13, ma 6-9 in trasferta), statisticamente si può vedere come Jesi segni di più in casa rispetto alle gare in trasferta (81.7 punti all’UBI Banca Sport Center, contro i 77.3 delle trasferte). La forbice dei punti segnati si allarga ancora in caso di vittoria o di sconfitta: infatti quando arriva il referto rosa i marchigiani segnano 85.8 punti di media, mentre in caso di sconfitta i punti sono oltre 14 in meno: 71.3. Anche quasi tutte le percentuali al tiro seguono questa tendenza: tra le mura amiche, tira con il 48.2% da due (in trasferta 45.5%), mentre il dato sul tiro da tre punti è in controtendenza (33.7% in casa e 34.9% in trasferta). Il dato più importante è però il disavanzo che c’è nel tiro dalla lunga distanza in caso di vittoria o sconfitta: 38.2% nelle vittorie, 29.3% nelle sconfitte.

Coach Damiano Cagnazzo

IL LEADER – Grande esperienza al roster jesino la porta il playmaker tascabile Marques Green. 167 cm di puro talento cestistico, nativo di Philadelphia, Green è uno dei giocatori americani con più militanza in Italia, dove arrivò con Avellino vincendo subito la Coppa Italia (nel 2008). Una mentalità vincente che ha portato anche a Jesi: arrivato a metà gennaio, esordendo con 6 punti e 8 assist nella travolgente vittoria interna contro la Fortitudo Bologna, il piccolo Green ha guidato Jesi a 10 vittorie nelle ultime 14 partite.

Cresciuto all’Università di Saint Bonaventure, la sua carriera tra i professionisti è iniziata a Roanne in Francia, poi Nancy, Ankara in Turchia ed ecco l’Italia, con la Scandone. La stagione successiva si trasferisce al Fenerbahce, ma ritorna in Italia, prima a Pesaro e poi di nuovo ad Avellino. La stagione 2012/13 la inizia al Cedevita, ma poi si trasferisce all’Olimpia Milano. La stagione seguente vince la sua seconda Coppa Italia con la maglia della Dinamo Sassari. Dal 2015 al 2017 torna per la terza volta ad Avellino. E oggi, dopo aver iniziato la stagione a Venezia, l’arrivo a Jesi con 11.2 punti di media (13.3 nelle trasferte) e ben 7.9 assist di media a partita (addirittura 9.0 fuori casa).

IL BOMBER – Miglior realizzatore della squadra marchigiana è la guardia classe 1986 Kenny Hasbrouck.

Cresciuto al Siena College, inizia la sua carriera tra i pro in D-League ai Rio Grande Valley Vipers, per poi trasferirsi ad Alicante, in Spagna. La stagione successiva lo vede protagionista ad Oldenburg in Germania. Nella stagione 2012/13 arriva la sua prima incarnazione italiana, viene infatti chiamato dalla Virtus Bologna. Dopo il primo anno italiano, si sposta in Turchia, a Mersin. Poi ritorna nel nostro paese, a Ferrara. La stagione 2015/16 la inizia a Cantù, per poi, a metà anno trasferirsi nuovamente alla Virtus Bologna. La scorsa stagione è protagonista alla neonata Assigeco Piacenza (17.3 punti di media). Questa stagione l’arrivo a Jesi, dove si sta dimostrando il miglior realizzatore della squadra con 18.2 punti di media con 4.0 rimbalzi e 2.9 assist. Il dato dei punti segnati aumenta sensibilmente in caso di vittoria passando a 22.4, mentre scende a 12.8 in caso di sconfitta. Certamente, come si vede dai numeri, il suo rendimento offensivo è decisivo per Cagnazzo & Co.

Kenny Hasbrouck

IL GENIO – Tra gli italiani non si può non citare l’estro di Pierpaolo Marini, classe 1993.

Cresciuto nelle giovanili della Virtus Roseto, esordisce in Serie C2 all’età di 16 anni. Nel 2010/11 passa all’altra squadra rosetana, gli Sharks, in DNC. La stagione successiva lo vede aggregato a Teramo in Serie A, mentre gioca anche nel campionato U19 sempre con i teramani (15.0 di media). La stagione scorsa decide di lasciare l’Abruzzo e di trasferirsi alla Remer Treviglio dove conclude un ottimo primo anno (9.2punti e 3.6 rimbalzi). Quest’estate il passaggio alla squadra arancioblu, dove si sta dimostrando un grandissimo attaccante con 14.4 punti di media (secondo miglior realizzatore della squadra dietro Hasbrouck) ai quali aggiunge 6.5 rimbalzi, tirando con il 35% da tre punti. E’ stato proprio Marini, domenica, a decidere lo spareggio contro Ravenna, con 24 punti, 10 rimbalzi e 2 stoppate, cifre che senza dubbio denotano il carattere e l’impatto emotivo del giocatore.

Pierpaolo Marini

I LUNGHI – In grande considerazione vanno tenuti i lunghi della squadra di coach Cagnazzo.

A partire dall’esperienza di Tommaso Rinaldi, uno dei lunghi più esperti del campionato di Serie A2. Cresciuto nelle giovanili dei Crabs Rimini (dove resterà fino al 2009), la sua prima esperienza lontano da casa è alla Reyer Venezia, nella stagione 2009/10. Poi quattro squadre in quattro stagioni: Udine, Ostuni, Veroli e Brescia. Poi dal 2014, tre anni alla De’ Longhi Treviso. Quest’estate, quindi, la firma con la squadra marchigiana, alla quale ha portato grande esperienza oltre che ad un buon apporto in termini numerici: 12.8 punti e 7.3 rimbalzi le sue cifre.

Anche Francesco “Ike” Ihedioha di esperienza ne ha da vendere: al suo sesto anno in questa Lega, dopo le esperienze delle passate stagioni a Legnano e Latina, quest’anno è arrivato a vestire la casacca arancioblu dove sta dimostrando di essere un lungo molto fisico ed atletico: in circa 29′ di utilizzo medio, segna 9.4 punti e cattura 6.0 rimbalzi, senza però disdegnare il tiro da tre punti, dove tira con il 31.6%.

Luca Fontecchio è stata sicuramente un’aggiunta importante al roster jesino. Cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna, con la quale esordisce in Serie A, è arrivato a metà stagione nelle Marche, proveniente dall’Assigeco Piacenza e si sta rivelando un’addizione molto importante, infatti i suoi numeri parlano di 7.8 punti di media a partita oltre che a 4.6 rimbalzi catturati.